Sunday, September 18, 2011

Meno male che Silvio ci salva

L'Italia è stereotipata a livello internazionale come il paese pizza e mandolino, patria della Mafia, Camorra e 'Ndrangheta. L'Italiano è visto come un arruffone dongiovanni un po' sporco, un po' truffaldino, pavido e sgrammaticato, spesso traditore ( per ovvi motivi legati alle vicende della II Guerra Mondiale) e inaffidabile. Per contro dal punto di vista pratico abbiamo e abbiamo avuto scienziati, architetti, scrittori, registi , da Michelangelo a Leonardo, da Galilei a Rubbia, da Marconi a Fermi, da Antognoni, a Pavarotti, non basterebbero pagine intere ad elencare tutte le menti eccellenti che hanno portato in alto il nome dell' Italia come Patria della cultura ed in un certo qual modo lo è, specialmente per tedeschi, olandesi, inglesi ed americani che ci vedono così, e incredibilmente, abbiamo avuto anche gente coraggiosa e patriota, due nomi, conosciuti in tutto il mondo, Mazzini e Garibaldi, ma innumerevoli altri più o meno conosciuti, hanno immolato la propria vita perchè credevano nella nazione "ITALIA". Nostante tutto siamo costantemente sotto i riflettori della stampa estera per le "boutade" del nostro primo ministro, il quale dovrebbe dotarsi di un maggiore autocontrollo ( quello del Cavaliere non è propriamente adeguato a una persona di 72 anni) in specie nel criticare o fare offese personali ai rappresentanti di paesi amici, oltretutto mi pare imbarazzante spiegare al suddetto "cavaliere" che ci si dovrebbe comportare con cortesia e "savoir fare" con amici che danno o hanno dato una mano al nostro disastrato paese, e con maggior cortesia con le donne specie, se ai vertici di una rispettabile nazione. Queste continuo esporsi, anche in senso negativo con barzellette e battutacce su capi di stato che dovrebbero essere messi su un piedistallo d'oro, vorrei ricordare anche la battuta di cattivo gusto su Obama non appena eletto, da fastidio anche a me, che non sono precisamente cresciuto in un collegio per educande. Tutte le vicende, che hanno avuto una ampia eco internazionale sui Media, in cui è stato coinvolto , che farebbero impallidire persino "Beautiful" non fanno altro che accrescere i luoghi comuni negativi (Gli stranieri li trovano incredibilmente corrispondenti) riguardanti il popolo italiano, di questo dovremmo rigraziarlo tutti, voglio riconoscere che un'immagine positiva o " buonista"( aggettivo caro a Silvio) del nostro paese potrebbe essere deleteria ai fini del mantenimento di questo "clichè" sulla nostra nazione, che sò,.. potrebbe perdere turisti non trovando attrattive sufficienti, in fondo il maschio italiano deve sempre essere considerato come una "macchinetta per fare sesso" non importa con quali contributi chimici e in pecunia..

Saturday, September 10, 2011

E’ tutta dei politici la colpa? Analisi di un popolo


Abbiamo una Nazione che è in pessime condizioni, politici corrotti intrattengono rapporti con mafia, camorra e 'ndrangheta che in molti casi collaborano all'elezione o alla loro rielezione, politici che amano le giovani e belle donne (nel senso carnale del termine), che amano i fasti pur provenendo da famiglie mediocri nella scala sociale, festini di dubbio gusto con droghe e trans, che spesso pensano a sistemare parenti e amici con meschini sistemi clientelari e nepotistici creando, complicati intrecci, interessati, quando si aggiudicano appalti.
Siamo sicuri che tutto questo è colpa solo dei politici ? 
Già due millenni fa  le malversazioni e la corruzione erano un modus vivendi,abbastanza frequenti, così come i brogli elettorali e il nepotismo, e spesso per far star buono il popolo si ricorreva al Panem et Circensis, si dava da mangiare alla gente e la si distraeva grazie ai giochi.
La predominanza di un pensiero diffuso, improntato alla prevaricazione e alle furberie fa il suo corso così come il desiderio di associazionismo molto vicino alla concezione mafioso-lobbystica della società, tesa a trarre il massimo profitto personale e/o familiare.
E' la stessa filosofia "del branco" mediante la quale si consumano delitti alle spalle di entità singole o più deboli allo scopo di emergere e trarne profitto.
Poi c'è la complicità del pensiero comune che se si sale in alto è inevitabile non essere attratti da corruzione o ruberie varie.
L'indolenza di un popolo (quello Italiano) e la sua estrema litigiosità o fazionismo a favore di gruppi di potere, uniti a una disonestà concettuale simile di alcune oligarchie islamiche o sudamericane, ha attinenza con un modo di fare che si riscontra attualmente nella nostra classe politica?
Anche nuovi movimenti o partiti che in apparenza dovrebbero essere "il nuovo" hanno quelle caratteristiche di dispoticità come già se ne incontrano ora all'interno degli attuali partiti, in nome di una voglia di emergere per amministrare il potere e favorire entourage, dato il il più delle volte vengono creati a immagine e piacimento di una sola persona.
L'elettore/cittadino che fa? 
Rimane impassibile in attesa di eventi che gli indichino chi votare (ovviamente chi gli può dare un tornaconto personale, il più possibile immediato), favorendo gruppi familiari o di potere anche a discapito della maggior parte della popolazione, usando come unica logica quella della sopraffazione e del tornaconto personale, con una atteggiamento che rasenta l'accattonaggio, diritti dovuti o acquisiti il politico di turno li spaccia per "favori" e che l'ignoranza sui propri diritti e doveri pare acclarare.
E così il potere crea in nome del clientelismo impalcature e sovrastutture di questo sistema con le fondamenta inesistenti allo scopo, apparente, di risanare la finanza, creare occupazione, o altre azioni altruiste ed encomiabili ma che in effetti non fanno altro che "piazzare" gente vicina al potere allo scopo di controllare ulteriormente il consenso.
Ebbene Signori, qui c'è la malafede di un popolo, maggiore onestà intellettuale e lungimiranza, non guasterebbe di certo.
Non ci nascondiamo dietro a un dito e non ci meravigliamo di Berlusconi, Tarantini, Penati e di tanti altri, siano il degno specchio della popolazione che li ha eletti.

Italia, Grecia, Spagna palla al piede per UE


Le recenti dimissini di Stark membro della BCEdovrebbero far riflettere i governanti di questo Paese, la motivazione ufficiale è personale.
In effetti il Sud dell'Europa sta vivendo alle spalle del Nord, ogni qualvolta si trova in difficoltà aspetta l'aiuto dei paesi piu sani economicamente.
Questo aiuto generalmente avviene comprando titoli di stato di queste nazioni con economia debole o decotta senza che questi stati facciano nulla per tagliare la spesa, ma cercando di imporre sempre nuove tasse riducento ulteriormente la capacità di ripresa delle relative economie.
far arricchire o ad elargire a titolo praticamente gratuito la ricchezza prodotta dalla popolazione che produce veramente, rischia di suscitare le ire del resto dell'Europa che è perennemente portata a fondo dal macigno mastodontico del deficit dell'Italia e degli altri 2 paesi in criticità come Grecia e Spagna.
Ebbene continuando di questo passo, il nostro governo, che pare ormai impegnato da decenni a 
Con la presa in giro dell'abolizione delle provincie, che con vari sotterfugi verranno ripristinate, non toccando minimamente privilegi come gli altissimi stipendi dei consiglieri regionali (in molti casi superano quelli dei deputati nazionali), le indennità di dirigenza vergognose dei comuni (un segretario comunale può arrivare a prendere intorno ai 200 mila euro l'anno o anche più),anche se si tratta di dirigenti inquisiti, alcuni comuni, con le finanze a pezzi pagano milioni di euro ai loro dirigenti, stipendi di dipendenti asl che lievitano fino a 18mila euro al mese procurando danni per milioni di euro alla comunità e tantissime amentà del genere, i nostri parlamentari dovrebbero smettere di parlare di aria fritta e mettersi in testa che abolire privilegi a gran parte dei " cumparielli" della politica tutta è l'unica strada da intraprendere dimostrando un po' di onestà intellettuale.

Wednesday, September 07, 2011

Diminuire debito pubblico per acquisire credibilità

Tra le misure per combattere il debito pubblico, allo scopo di far marciare fino alla prossima manovra la ferraginosa macchina statale, c'è la voce di generiche misure contro l'evasione.

Della razionalizzazione della spesa cercando di evitare sprechi inutili e insulsi, pagati dai contribuenti, non se ne parla affatto, mentre è proprio da questa "ferita" che avviene il dissanguamento delle casse statali.

L'evasione è una mera conseguenza delle altissime aliquote imposte ai contribuenti Italiani, rendendo possibile il fatto "che il gioco vale la candela" e di conseguenza chi può, evade le tasse.

Inoltre i dati sull'evasione accertata, che è stimata al il 13% dell'evasione totale, fanno si che su un'imposta da pagare di 71 miliardi se ne paghino solo 8, accertamenti che da un lato vengono fatti con impiego di personale che costa soldi alle stesse casse dello stato, mentre dall'altro genera contenziosi legali con un alto costo per i cittadini .

Per recuperare credibilità e soldi?

Iniziare dai "grandi evasori" e dagli evasori fiscali totali.

Inasprimento delle pene per gli evasori prevedendo il carcere per coloro che evadono una certa cifra (poniamo, per esempio, dai 50.000 euro in su di reddito non dichiarato).

Un abbassamento graduale e controllato delle aliquote (iniziare con un 4-5% per tutti) man mano che si recupera evasione,

Personale ultra qualificato, e che percepisca un premio (che so anche l'1-2%) quando scovi gli evasori, ma che non deve fare nessun altro lavoro, all'infuori di questo.

Blocco dei beni e conseguente vendita all'asta per gli evasori totali o sconosciuti al fisco.

Dall'altra parte ci deve essere l'onestà intellettuale, da parte del governo, di dare un taglio vero ai privilegi della classe politica e del suo entourage, eliminando poltrone ed enti inutili o addirittura dannosi, altrimenti ci prende solo per i fondelli.

Movimento 5 Stelle a rischio implosione?

Il malcontento popolare ha premiato i nuovi movimenti come l'Italia dei Valori e il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Così come è nato e si è sviluppato, il Movimento 5 stelle, per la maggior parte sui Meetup ma anche su Facebook e ultimamente su Twitter, ha solo poche regole e tutte elencate nel "non Statuto".

Pur essendo nato nell'era di Internet e usandone tutte le potenzialità come i "social network" soffre di nuovi e antichi mali collegati alla politica e sono sorte delle rivalità all'interno del movimento stesso.

Attivisti che volevano diffondere la bontà dell'idea, sono stati "pregati" dai legali di Grillo di non utilizzare simboli riconducibili al Movimento 5 Stelle: alcuni simpatizzanti del Lazio hanno dovuto cambiare nome e logo su Facebook per non andare incontro a problemi legali.

"Parlatene, anche male, purchè se ne parli", magari usare questo tipo di logica sarebbe stato più utile ai fini del movimento stesso, i cui componenti spesso si scagliano contro tutto ciò che incontrano pensando che sia il "Male" sotto mentite spoglie.

Che accadrebbe se il PD diffidasse tutti quelli che vanno in giro con la maglia del "Che", o la Ferrari, la Nike o altri marchi conosciuti a livello mondiale, diffidassero tutti quelli che portano in giro i rispettivi emblemi?

La sola iscrizione ai Meetup appare limitativa per chi vuol fare attivismo. All'interno del movimento poi i giovani che partecipano tendono a diffondere l'idea che gli "anziani" (gente che ha più di 45 anni) non siano validi o da scartare, sprecando esperienze che per forza di cose, si formano con gli anni.

Inoltre, appare come movimento verticistico e non orizzontale con Grillo all'apice di questa piramide perchè è Grillo il proprietario del Movimento, ne ha i diritti di copyright proprio come una canzone o un film, e può non essere in grado di dirimere conflittualità interne, rischiando di fare la fine degli altri movimenti che sono "secolarizzati", staccati dalle reali esigenze del cittadino, e attenti ai "diktat" interni.

Può accadere che un movimento, riconducibile a una sola persona e senza personalità di spicco sul territorio, che potrebbe essere destinato al successo per la diffusione di nuove e valide idee, possa implodere su se stesso.

Latina: Chi si lamenta? può andarsene

Una testata Web locale ha proposto ai Latinensi che si lamentano di andarsene.

http://www.parvapolis.it/page.php?i...
Il territorio della provincia di Latina è sottoposto a servitù che si rendono visibili attraverso le opere pubbliche: 2 centrali nucleari e una terza al confine della provincia, sul Garigliano, una enorme discarica e i territori vicini hanno un'alta incidenza di tumori nella popolazione.

Le statistiche la collocano stabilmente tra le ultime province in Italia per quanto riguarda la vivibilità e i trasporti, per non parlare di vari e gravi episodi di cronaca nera che hanno avuto ampia eco sui giornali nazionali; e ancora, la disoccupazione, specie giovanile, che è altissima.

Anni addietro vennero fatte le analisi alle acque reflue e collocavano la città pontina al secondo posto per consumo di cocaina pro capite dopo Milano. Inoltre è una delle prime province in Italia (nonostante la notevole disoccupazione) per immatricolazione di SUV in proporzione agli abitanti.

Completa il quadro un litorale bellissimo lasciato in stato di abbandono. La proposta di migliorarlo è stata il cavallo di battaglia di molte delle passate amministrazioni da decine di anni a questa parte, senza che nessuna di queste abbia fatto qualcosa in merito.

In Italia fare scandalo non fa scandalo

Le motivazioni per cui in Italia fare scandalo non scandalizza più nessuno?

Abbiamo visto che la classe politica è implicata in molteplici scandali: da quelli sessuali con commistione di interessi privati del premier e del suo entourage politico e/o mediatico.

Deputati inquisiti per reati camorristici o mafiosi, presidenti regionali che per andare a una sagra di paese prendono l'elicottero perché il traffico stressa, una metropoli invasa dalla monnezza perché la camorra deve guadagnare sul trasporto in discarica o agli inceneritori situati a Nord.

Il voler tornare a tutti i costri al nucleare quando è considerato decotto da tutto il mondo e che ormai sono molteplici i sistemi di energia alternativa veramente validi, dalle turbine eoliche verticali, all'utilizzo del biogas a un fotovoltaico offerto ormai a prezzi concorrenziali, (ho visto su un sito Americano celle solari offerte a 70 centesimi di dollaro a Watt), quando il nucleare era stato definitivamente abbandonato con un referendum nell'87 (si è dovuto fare un nuovo referendum, inutile, quest'anno).

Accise sulla benzina ingiustificatamente alte per foraggiare gli altissimi costi dei sigg. Parlamentari, dei parlamenti regionali e dei comuni, e delle varie poltrone da questi nominate, municipalizzate (immondizia, acqua e soc. per la gestione della sosta) create in funzione dell'occupazione, per amici e parenti, di detti politici.

Una delle motivazioni forse è il finanziamento pubblico ai giornali, così che i giornalisti non facciano opinione obiettiva?

Un'altra è l'oppio mediatico fornito dal calcio in tv e dai talk show, insulsi, ripetitivi e impiccioni?

Un'altra è l'opinione comune che vuole i politici al di sopra della morale valida per gli altri cittadini e che comunque "tutti uguali quelli che vanno li"?

Mi ricordo che da bambino mi meravigliavo quando un mio cugino andava a pesca col maltempo, mi diceva: "Normale, col torbido non vedono l'amo".

E per associazione di idee mi viene in mente il film di Comencini del '76 "signore e signori buonanotte" dove il politico coinvolto in uno scandalo non si dimette " per non tradire il mandato degli elettori".

Forse è questa la vera motivazione?

L' italiano medio non si scandalizza perché vuole i politici corrotti in modo che sotto le elezioni ci si possa dar da fare per un posto di lavoro, per un appalto, in poche parole per fare il proprio comodo (nel torbido), anche se sarà una corsa dove ben pochi (elettori e politici) usciranno vittoriosi?

Mah....

Delle volte mi meraviglio di pensare, così, con "malizia" relativamente al rapporto che c'è tra elettorato e politici, ma sono fatto così e non posso farci nulla.

Ahh.... grazie per la vostra attenzione e scusate se ho rubato parte del vostro tempo.

Il paese del "giustificato" demerito

Un paese improbabile, ma esiste è l'Italia.

Assistere allo sfacelo di un paese, il proprio, che si è sempre amato, non perché ti ha dato uno pensione da parlamentare, ma perché lo si è imparato ad apprezzare da piccoli, quando ti stupivano storie come quelle di Quinzio Cincinnato che rifiutava gli onori per andarsene a coltivare la terra, oppure rimanevi stupito dal "Tiremm innanz" del coraggioso Amatore Sciesa, non poter fare nulla per salvarlo perché il tracollo è stato deciso dalle lobbyes politiche in nome del saccheggio delle tasche del popolo tutto.

Rendersi conto che il nostro è il paese dell'egoismo dove una classe politica sta rastrellando con balzelli vari la ricchezza del resto del paese per rimanere saldamente in groppa a una ricchezza spropositata e frutto di un "poltronismo" studiato a tavolino, e a nulla valgono libri che sviscerano la questione della Casta autoreferente ed auto arricchitasi con furberie varie, e così ci scopriamo di essere un paese incapace di indignarsi e dove tutto è consentito, anche prendere una pensione, dopo una vita di lavoro di 500 euro mensili.

Vedere che la meritocrazia tanto strombazzata in effetti non esiste perché i nostri giovani laureati possono ambire solo a un posto di spazzino, pardon "operatore ecologico" sempre se hanno abbastanza aderenze. La cosa cambia se sei figlio di un onorevole o se fai parte di entourage tipo "Olgettina", dove sì che vale conoscere il dialetto campano, o veneto o l'inglese perché ci hai vissuto in Inghilterra o perché uno dei due genitori è inglese, allora lì la meritocrazia la si merita, magari perché sei entrato in una qualche commissione o in qualche consiglio di amministrazione a suon di centinaia di migliaia di euro l'anno, e puoi andare in giro per le strade della tua città di provincia con una fuoriserie, e puoi permetterti di andare in crociera ai Caraibi oppure in vacanza in Polinesia anche tre volte l'anno.

Ebbene di fronte a queste considerazioni mi viene da pensare che il Paese, il Bel Paese è a un passo dalla Grecia, ma con l'incapacità dell'opinione pubblica di essere abbastanza incisiva e pesare sulle decisioni dei nostri rappresentanti sia locali che a livello nazionale, Che sia un paese di egoisti dove ognuno pur di fare il proprio comodo è disposto a rimetterci di tasca, un po' come il vecchio adagio che diceva che pur di far dispetto alla moglie ci si taglia gli attributi.