Wednesday, September 07, 2011

Diminuire debito pubblico per acquisire credibilità

Tra le misure per combattere il debito pubblico, allo scopo di far marciare fino alla prossima manovra la ferraginosa macchina statale, c'è la voce di generiche misure contro l'evasione.

Della razionalizzazione della spesa cercando di evitare sprechi inutili e insulsi, pagati dai contribuenti, non se ne parla affatto, mentre è proprio da questa "ferita" che avviene il dissanguamento delle casse statali.

L'evasione è una mera conseguenza delle altissime aliquote imposte ai contribuenti Italiani, rendendo possibile il fatto "che il gioco vale la candela" e di conseguenza chi può, evade le tasse.

Inoltre i dati sull'evasione accertata, che è stimata al il 13% dell'evasione totale, fanno si che su un'imposta da pagare di 71 miliardi se ne paghino solo 8, accertamenti che da un lato vengono fatti con impiego di personale che costa soldi alle stesse casse dello stato, mentre dall'altro genera contenziosi legali con un alto costo per i cittadini .

Per recuperare credibilità e soldi?

Iniziare dai "grandi evasori" e dagli evasori fiscali totali.

Inasprimento delle pene per gli evasori prevedendo il carcere per coloro che evadono una certa cifra (poniamo, per esempio, dai 50.000 euro in su di reddito non dichiarato).

Un abbassamento graduale e controllato delle aliquote (iniziare con un 4-5% per tutti) man mano che si recupera evasione,

Personale ultra qualificato, e che percepisca un premio (che so anche l'1-2%) quando scovi gli evasori, ma che non deve fare nessun altro lavoro, all'infuori di questo.

Blocco dei beni e conseguente vendita all'asta per gli evasori totali o sconosciuti al fisco.

Dall'altra parte ci deve essere l'onestà intellettuale, da parte del governo, di dare un taglio vero ai privilegi della classe politica e del suo entourage, eliminando poltrone ed enti inutili o addirittura dannosi, altrimenti ci prende solo per i fondelli.

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