Thursday, October 27, 2011

Lo sciopero prossimo venturo per il futuro rubato? A 2 generazioni è stato già scippato !

In effetti il futuro è stato gia rubato a due generazioni: quella dei 40-50enni e quella dei 25 enni di oggi, come è potuto accadere tutto ciò? Già da una quindicina d'anni c'è stao l'avvento , da nord a sud, delle società interinali e delle cooperative hanno reso instabile e insicuro qualsiasi lavoro, dal pittore edile all'ingegnere e tutte queste manovre, con la scusa della flessibilità del lavoro, sono state fatte col beneplacito dei sindacati, diligentemente consultati dalla classe politica. Per contro i sindacati non si sono mai scagliati contro le baby pensioni, qualcuno non lo ricorda ma ci sono stati lavoratori che sono andati in pensione, ovviamente di alcune categorie, a poco piu di 35 anni. Come non
si è mai scagliato contro i conti sempre pesantemente in passivo delle varie municipalizzate, le quali passività gravano sulle spalle dei cittadini, e spesso queste municipalizzate, praticamente regalano stipendi faraonici, assumendo una forza lavoro, spesso per fare clientelismo politico, con relativa lettera di raccomandazione in tasca, spesso il lavoro di queste municipalizzate pur avendo personale in sovrabbondanza, appaltano il lavoro a ditte esterne a caro prezzo. Perchè il sig.Berlusconi Silvio non vuole mettere ordine in queste municipalizzate , consorzi di bonifica, comunità montane etc, a cui partecipano, volenti o nolenti, i comuni, le provincie e le regioni, per ripianificare i conti eternamente in rosso, questi "accroccati" enti sono quasi mai gestiti, "con la diligenza del buon padre di famiglia" ma quasi sempre votati al dispendio e allo sperpero di risorse. Sindacato e governo troppo spesso convergono su soluzioni vessatorie per il cittadino e una volta fatta la frittata, si va sempre allo sciopero che non produrrà nessun esito, solo giornate di lavoro perdute e caos nella capitale, non è meglio opporsi in maniera determinata dall'inizio? O è una strategia preordinata?

Tuesday, October 25, 2011

L’Italia al centro dell’attenzione internazionale

La Nostra crisi nazionale è sotto i riflettori di tutti i media internazionali. Ormai sono tutti preoccupati, dalla Francia, alla Germania, agli Stati Uniti. Tutti i media a livello mondiale danno quotidianamente notizie sullo stato della politica Italiana. Il nostro debito pubblico è 8 volte superiore a quello della Grecia, una voragine inimmaginabile, ha detto bene Francesco Rutelli a " Linea Notte" vanno ristudiati e rimodulati i costi della politica con parametri di livello europeo, simili in tutti gli stati dell'Unione. Aggiungerei che anche tutte le persone coinvolte nella vita politica del paese vanno rimodulate e che ci siano dei parametri di riferimento in base alla popolazione. La finanza pubblica Europea, in particolare quella Italiana e quella Greca, è stata vista dalla classe politica come una grassa vacca da mungere fino all'esaurimento delle risorse, depredando per se e proprie "enclavi" politiche, o peggio ancora di entourages familiari o di amicizie di famiglia. Ovviamente i titoli Italiani sono nelle mani delle Holding bancarie internazionali e la paura di un effetto Grecia, anche per l'Italia, sembra sempre in agguato dietro l'angolo. Queste paure sembrano internazionalmente acuirsi quando si manifestano disaccordi con tra Lega e PDL. Anche i disordini di piazza sono un'altro ingrediente del traballante e preoccupante panorama politico Italiano Una cosa è certa che se Berlusconi non dovesse risolvere questo grave problema per dare il contentino alla "sua" classe politica, l'odierno mandato, probabilmente l'ultimo, passerà alla storia per incapacità manifesta, e per aver impoverito questa generazione e qualcuna a venire, un altro riflesso indiretto della crisi è la denatalità, dovuta in parte (ovviamente ci sono anche altre cause), all'obiettiva difficoltà di sostenere le spese, per le famiglie, dei nuovi nati.

Thursday, October 20, 2011

Gli "Indignati" di oggi? Codazzo dei potenti di ieri

Purtroppo debbo rammaricarmene oggi. Ma io indignato ( nel vero e più genuino senso del termine) lo ero già nel 1988.
Se sei sempre stato nel deserto qualsiasi altra condizione sarà migliore, oppure come recita il vecchio adagio napoletano "Cchiù nera da mezzanott, nun pò venì", non voglio fare del pietismo inutile oltrechè futile, ma questa che vi racconto è la storia di un Italiano onesto e sincero che ha creduto a dei veri valori, quelli che ti insegnano a scuola, quelli che ti insegna una famiglia( quella dalla quale provengo) che ha dovuto subire anche morsi della fame, quella vera, in conseguenza di una truffa subìta negli anni 50. Beh, io ricordo di me bambino, che a piedi scalzi correvo per le campagne vicino casa, ero felice di questo, anche se poi dovevo dormire su un letto dove mio fratello più grande, nei giorni di pioggia, subiva una specie di tortura della goccia, pioveva dal tetto di lamiere, tetto di una povera casupola in legno( anche se i vicini in segno di spregio chiamavano capanna, o pagliaio, e lo dicevano anche quelli che avevano truffato la mia famiglia, quasi godendo di quello che avevano perpetrato ai nostri danni). Mio padre, taciturno, il volto stesso della disperazione , sempre scuro in viso, non ha fatto mai capire di aver subito questa truffa che gli ha rovinato la vita, pur di tirarci fuori da quella situazione si è buttato a fare i lavori più pesanti,come scaricare con la forca, a mano, camion di barbabietole, oppure di scavare con pala e piccone i pozzi, pur di tirarci fuori da quella povertà acquisita. Una cosa non ha mai fatto, ed è stata quella di fare l'anticamera da politici o potenti per elemosinare un posto di lavoro. E non è affatto vero " che erano altri tempi" il lavoro fisso non c'era, o perlomeno non nella mia zona, ricordo di aver fatto decine e decine di domande, senza esito, dopo aver conseguito un diploma e dopo aver lavorato per mantenermi agli studi, come manovale o come operaio sempre in" nero" presso aziende artigiane, o agricole sino dall'età di 11 anni, pare incredibile ma era così. Mentre vedevo gente, anche della parentela, che senza avere nè arte nè parte, entrare in enti dal nome importante, da piccolo non riuscivo a capire lo scopo e l'entità di queste manovre clientelistiche, che ora, facendo una rapida equazione, presumo si svolgessero ovunque in Italia. Sentivo di persone che in cambio di posti di lavoro o denaro, cercavano, fornivano o millantavano voti ai politici. Vedevo figli di impiegati pubblici di alto livello della mia città giocare a fare i proletari, col Loden verde da mezzo milione di lire (erano un'enormità, col valore di 4 loden ti ci compravi un'auto media nuova), ora sono funzionari pubblici con stipendio di oltre 150 mila euro l'anno. Altri ragazzi, che grazie a conoscenze "giuste"; sono entrati in enti pubblici alla veneranda età di 18-19 anni appena preso il diploma. E nel frattempo vedevo i codazzi davanti a qulelli che oggi chiamiamo point elettorali, pensavo fossero leggende metropolitane, fare il lecchino a questo o a quel politicante ed avere il posto giusto... ma succedeva, o meglio lo facevano succedere.. Ora il "foraggio" è terminato il bestiame che mangia a sbafo si è dovuto arrabattare alla bell'e meglio, colpa delle banche o delle finanziarie ? che ormai finanziano dai preservativi fino agli navi ? delle troppe tasse per manterere la lobby politica che nei decenni ha imparato a ritagliare posti apparentemente inutili pagati fior di quattrini? O semplicemente colpa dell'elettore che non si è fatto mai valere come pubblica opinione che si vantava beato della propria ignoranza il politica (leggasi clientelismo). Quando l'inflazione viaggiava con 2 cifre, un ventennio fa, un garbato e imitato politico di allora avvertì che stavamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità e da allora ne sono stati creati posti per clientele politiche di alto bordo, ora abbiamo fatto un balzo nell' Iperspazio ( come si direbbe in un film di fantascienza) e viviamo cento volte sopra le ns. possibilità, rispetto ad allora, per mantenere opportunisti. Ora che l'acqua è arrivata alle chiappe di molti , questi, sono indignati? Sono Antagonisti? Un suggerimento a queste persone: per capire chi siete guardate da dove provenite voi e le Vs. famiglie!! E come diceva un celebre barbuto: chi è senza colpe scagli la prima pietra! Ma pare che a Roma le pietre siano state scagliate da molti e non sono affatto sicuro che loro o i loro genitori, non avesserro vissuto fino a oggi nei loro bozzoli dorati, esercitando l'opportunismo..

Tuesday, October 18, 2011

I tagli alla sicurezza del cittadino

I poliziotti stanno facendo dei sit-in di protesta, in tutta Italia oltre che davanti alla camera e davanti al senato, per i tagli alle spese carburante.

In molti casi gli stessi poliziotti hanno dovuto anticipare soldi per il carburante con la speranza di poterli riavere.

Le sigle sindacali che manifestano sono Siulp, Sap, Ugl e Consap, e per la polizia penitenziaria Sappe Uilpe, Fns Cisl e Ugl, oltre che le sigle sindacali della forestale, dei vigili del fuoco.

L'esecutivo ha fatto tagli per 60 milioni di euro alcuni giorni fa determinando l'incresciosa situazione della mancanza di carburante gia molto grave per tagli precedenti.

Certamente era più logico tagliare sulla sicurezza dei cittadini, per la classe politica, che non abbassarsi gli stipendi e diminuire i beneficiari delloi spoil system Italiano.

Ancora una volta i migliori complimenti alla pervicacia della classe politica che viaggia con sovrabbondante scorta.


Monday, October 17, 2011

Roma 15/10: tra deficit di intelligence ed esibizionismo mediatico

Che fossimo un paese di improvvisatori era cosa nota



Lo eravamo in tempi in cui le incognite a cui si andava incontro erano elevate, tempi nei quali l'ignoranza e l'anafabetismo facevano la parte del leone, i media, quei pochi giornali che c'erano, era alla mercè di classi culturalmente elevate o acculturate, quindi le decisioni e le relative conseguenze erano delle incognite al 100%.

Lo è stato per la Prima Guerra Mondiale (iniziamo da lì per comodità, altrimenti diventerebbe una cosa annoiante) dove una classe politica di stampo borghese o nobiliare, aveva deciso l'entrata in guerra, ma una volta esauriti i soldati da far ammazzare dal nemico ha mandato in guerra sedicenni "imbottiti" di cordiale, che se avessero indietreggiato, sarebbero stati uccisi dagli ufficiali.

Lo siamo stati nell'intraprendere la Seconda Guerra Mondiale con mezzi scarsi e ridicoli (i nostri carri armati piccoli e leggeri erano pochi e molto vulnerabili contro i carri inglesi o tedeschi per esempio), per non parlare di una flotta aeronautica inesistente e insufficiente a salvaguardare il territorio nazionale.

Torniamo ai giorni nostri: il proposito di mettere a ferro e fuoco Roma durante la manifestazione del 15 ottobre era da giorni presente sul web con il relativo tam-tam, ma il campanello d'allarme non è scattato a nessuno, che fosse in grado di risalire agli organizzatori, come si fa per reati ben più insignificanti che vengono perpetrati e perseguiti.

Io identificherei tra le cause "scatenanti" di queste violenze anche una sorta di esibizionismo mediatico, una specie di grande fratello in versione allargata, tutte le televisioni nazionali, qualcuna estera, ormai la piazza era diventata un palco sul quale esibirsi, alcuni di questi teppisti a torso nudo, chi ci ha rimesso è la povera gente che ha avute bruciate addirittura delle vecchie panda, veicolo ben lontano dal rappresentare uno status simbol.

L'opera di "intelligence" sarebbe stata necessaria e basilare per evitare che si aggregassero fomazioni di violenti, che hanno distrutto tutto quello che hanno incontrato sul loro cammino, addirittura si sono visti dei filmati di formazioni di incappucciati nelle stazioni con tanto di manganelli, mazzette ed altro materiale atto ad offendere, molto prima che iniziasse la manifestazione, "prevenire è meglio che curare" o no? Non si potevano isolare ed assicurare alla giustizia visto che andavano in giro con armi improprie, anche per il tempo strettamente necessario allo svolgimento della manifestazione con un fermo di polizia?

La guerriglia urbana e il risultato sono sotto gli occhi di tutto il mondo, milioni di euro di danni patiti da tutta la cittadinanza e il rischio che qualcuno potesse essere ucciso.

Un altro grave errore da parte degli organizzatori è stato quello di non aver previsto un servizio d'ordine efficace, in grado di impedire l'infiltrazione di frange violente.

Qualcuno ha sottavalutato l'evento e le possibili conseguenze.

Ora la politica fallimentare che ha condotto la Nazione sull'orlo del baratro, con l'aiuto di questi disordini avrà maggiori scuse per perseverare ed addossare le colpe sui citati disordini "al clima di odio" esimendosi da qualsiasi responsabilità in merito al rastrellamento della ricchezza in questo paese e relative conseguenze con implicazioni socio-economiche.
I manifestatori violenti ancora una volta, si spera inconsapevolmente, hanno dato una mano al "regime".

Sunday, October 09, 2011

Chi paga per la distruzione del sistema agricolo in Italia?

Ieri sera il programma "Presa diretta" ha trattato il tema della difficile se non impossibile vita dell'agricoltore nel nostro Paese.

Abbiamo visto che l' Agea ( l'ente governativo che cura i contributi agricoli dell'UE) è stato commissariato per " irregolarità" venute fuori con controlli incrociati per quanto riguarda le quote latte.

In effetti è venuto fuori da questo programma che esistevano aziende ove c'erano agricoltori , che sulla carta possedevano decine di migliaia di capi di bestiame, mentre in effetti avevano 4-5 mucche, addirittura, sempre il programma diceva, che c'erano vacche che producevano latte alla veneranda età di 83 anni e che la differenza che i capi reali erano oltre 300 mila in meno di quelli sulla carta, e poneva il tema inquietante di chi avesse intascato i relativi contributi di questo bestiame "fantasma".

Quello che non si è capito è chi beneficiasse di questa differenza, e quindi percepisse i contributi.

In conseguenza di questo l'Italia ha sforato ( sulla carta ) le quote latte facendo pagare agli allevatori, molti dei quali hanno viste sequestrate e messe all'aste le proprietà, milioni di euro, inoltre abbiamo perso decine di migliaia di posti di lavoro, distruggendo l'economia di centinaia e centinaia di famiglie che vivono di questo.

Come al solito nessuno pagherà per questa situazione che si è sicuramente e trasversalmente protratta sotto i vari governi, un'altra cosa che rammarica è che un argomento così grave, è stato trattato pchissimo o affatto dai media.

Altro tema scottante è quello di quanto poco vengono remunerati i prodotti agricoli, inducendo così il cosiddetto lavoro nero, poichè i coltivatori non possono permettersi di mettere in regola i lavoratori e pagarli a tariffa, altrimenti l'alternativa sarebbe di chiudere le attività per gli alti costi che , altrimenti, dovrebbero sostenere.

E' interessante che seguendo la filiera da meno di 10 centesimi a kg, i pomodori lavorati arrivano a costare 3-4 euro kg. aggiungendo valore per 300 o 400 volte e più il costo iniziale, chi si arricchisce? l'industria conserviera? la grande distribuzione?.

Siamo dei fantocci che dobbiamo essere manovrati contro i nostri stessi interessi di cittadini ed esseri umani?

Se accertate le responsabilità, chi pagherà per tutto questo? chi determinerà il valore della distruzione del settore agricolo in Italia ?

Non è difficile indovinare, la risposta a questa domanda, a mio parere...

Come si può continuare ad incidere sulle vite di tanta gente parassitizzandole di fatto per mero opportunismo, riducendole in povertà dopo che, con anni di sacrifici di più generazioni, si sono creati delle realtà attive e solide.

Thursday, October 06, 2011

Esternazioni di Montezemolo, vanno bene, ma gli imprenditori debbono essere più determinati


Montezemolo ha esternato, ebbene si ha esternato, chiede che vengano abbassati i toni della disputa politica, dato che siamo sull'orlo del burrone.

"Il rischio Grecia esiste e bisogna salvare l'Italia dal default ",aggiunge all'inaugurazione della sede pugliese di "Italia Futura", voluta dall'economista Nicola Rossi.

Poi prosegue : " Il rischio Grecia esiste e il nostro Paese non riesce ad essere coeso neanche davanti a questo rischio mortale".

Tutto giusto e tutto condivisibile, ma pare che questi nostri "managers" a vari livelli siano timidi, o non abbiano ben centrato il problema, o non vogliano attaccare la classe politica indicando chiaramente l'unica strada ormai da percorrere dopo di che ci sarà veramente il Default tanto invocato.

Default determinato dallo spropositato stipendio e appannaggio della predetta classe politica , da tutte le "cattedrali nel deserto" fatte per appaltare e per farsi un'immediata campagna elettorale dalle amministrazioni locali con enorme spreco di risorse della finanza pubblica, dalle convenzioni concesse con troppa facilità. dai costi spropositati delle opere fatte dalle pubbliche amministrazioni

Sono i tagli, i tagli veri che debbono salvare l'Italia, metterci mano e abbassare lo spreco, dimezzare il numero dei parlamentari, e portarne lo stipendio a max 4 mila euro/mese , pensione solo dopo 40 anni di contributi come tutti gli altri lavoratori( contributi da cumularsi con altre attività svolte)e stop ai benefits, inoltre chi svolge attività parlamentare non può svolgere altre attività, lo stesso dicasi per le regioni i quali consiglieri guadagnano cifre spropositate e sono sicuramente in sovrannumero , vanno anche loro dimezzati, per loro lo stipendio non deve superare i 3 mila euro/ mese, eliminare le province non concedendo scappatoie per enti alternativi, ridurre le autto blu lasciandone solo un decimo delle attuali stimate intorno alle 700mila, che i deficit e le spese degli enti vadano immediatamente sotto osservazione .

Ridisegnare l'organico e l'assetto degli enti ed eliminare quelli che non servono a nessuno ma solo ad allungare la catena della burocrazia, per una vera trasparenza e non quella strombazzata ma mai attuata, vanno rivisti anche gli stipendi assurdi dei dirigenti dei comuni , delle ASL e delle provincie, che in molti casi sfiorano i 200 mila euro/ anno.

Tagli dove si può , non danneggiando i lavoratori e i piccoli imprenditori, che sono il solo elemento trainante dell'economia, tenendo presente che soldi di tasse risparmiati nelle mani giuste possono diventare investimento per creare posti di lavoro e rilanciare l'economia, mentre nelle mani della citata classe politica non fanno altro che aggravare la situazione deficitaria.

Il tema dei tagli veri non è stato mai seriamente affrontato nemmono dalla cosiddetta opposizione: è un tabù guai a toccare le tasche di quelli che vivono di politica, tanto ci sono quellle della " gente" da saccheggiare a oltranza.

Sarebbe ora che anche l'imprenditoria si schieri chiaramente circa i tagli, posizioni troppo blande non portano da nessuna parte, ma solo a prolungare l'agonia della nostra economia rendendo tangibile il fatto che più passa il tempo e più è vicino il DEFAULT, quello reale.

Tuesday, October 04, 2011

Italia, Vittime del lavoro e ipocrisia


La sciagura di Barletta dove 5 lavoratrici sono morte, al di la delle polemiche oggettive sul crollo e su chi non abbia adottato misure adeguate per impedire che ciò accadesse, mette in evidenza un'Italia dei media e della politica che si meraviglia, e sgrana gli occhi sulla situazione di lavoro nero che esiste, ne è nota la sua esistenza ed è tollerato e considerato inevitabile, nella nostra nazione e non si chiede perchè ciò accade.

Non ci si chiede perchè gente disperata che deve pagare bollette e tasse esorbitanti rispetto a quanto guadagna e al livello di vita che conduce, deve lavorare per pochi spiccioli, accettando anche lavori degradanti, la questione del lavoro nero ormai è nota a tutti, compreso bimbi in età pre-scolare, e non capisco affatto perchè ci si meravigli delle sua esistenza e non lo si persegua, forse perchè il lavoro nero è la valvola di sfogo per non soffocare completamente il mercato del lavoro in Italia, e non creare malumori verso la politica.

Perchè tutte le situazioni di illeceità o irregolarità sono note alla "gente" ma ignote alla politica e ai media.

Perchè la commistione appalti-affari-politica-raccomandazioni è chiacchierata e disapprovata dalla cittadinanza , ma chi legifera dovrebbe fare in modo di perseguire e controllare con maggior rigore, al fine di arginare questa Italica malattia, dato che fin'ora non lo si è fatto..

Perchè si debba scaricare il costo delle esistenze del sottobosco della politica creando loro posti su misura, in enti inventati sulla carta e scaricandone i costi sull'inerme cittadinanza.

Perchè si chiudono gli occhi e le orecchie davanti al feroce serpeggiare delle illegalità che convivono con la legalità nel nostro Paese.

Perchè una volta accadute le disgrazie si debbano fare articoli o esprimere dispiacere e stupore quando si è fatto poco per prevederle ed evitarle.

Perchè davanti allo spettacolo indecoroso delle periferie delle città, banlieu nostrane, estremamente degradate, dove stiamo accumulando una situazione esplosiva, che sono supermarket di droga e prostituzione, in qualche caso ci sono anche politici come clienti come abbiamo potuto appurare dalle cronache, oltre che scuola per rapinatori, spacciatori, killers e truffatori, si permette che si allarghino a dismisura anche al tessuto sociale ancora "sano" , creando allarme sociale tra la popolazione che vorrebbe vivere nella legalità, spesso vittima della criminalità.

Perchè c'è un'oligarchia politica, di stampo feudale che tiene saldamente il tallone sul collo del popolino, e non ne vuole sapere di abbassare le proprie mire egemoniche sulla cosa pubblica, incurante delle urla strazianti di gente che non ce la fa più ad andare avanti, che in alcuni casi addirittura si lascia andare a piccole truffe per sopravvivere .

Perchè si vuole continuare a "foraggiare" stampa e partiti con finanziamenti pubblici quando c'è un'Italia allo stremo, capace solo di creare nuovi disoccupati.

Perchè si vuole mantenere un'immagine di un'Italia superficiale, degradata, poco "tecnologica", in poche parole una nazione di "basso profilo", con una classe che governa più attenta a benefits,stipendi, posti e favori per amici e familiari, a cui poco importa se il paese va a put... scusate ,escort, importante è che per onorevoli e ministri il conto in banca cresca costantemente e che facciano affari d'oro con le cartolarizzazioni, oltrechè distrarsi con festini di vario genere, per curiosità guardate la guardate la pagina catastrofistica che il New York Times dedica al nostro paese.

Non credo che nessuno, dal primo ministro fino all'ultimo usciere del "palazzo" sappia, o voglia, darmi delle risposte, ormai , quelli elencati, sono mali che si trascinano da decenni, ma che ora sembrano crescere in frequenza ed importanza .

Anzi a pensarci bene non mi va di sentire scuse, discorsi in politichese che divagano dal problema, prendendomi "gentilmente" per i fondelli.

Solo una cosa vorrei : che smettessero di essere ipocriti.