Thursday, October 06, 2011

Esternazioni di Montezemolo, vanno bene, ma gli imprenditori debbono essere più determinati


Montezemolo ha esternato, ebbene si ha esternato, chiede che vengano abbassati i toni della disputa politica, dato che siamo sull'orlo del burrone.

"Il rischio Grecia esiste e bisogna salvare l'Italia dal default ",aggiunge all'inaugurazione della sede pugliese di "Italia Futura", voluta dall'economista Nicola Rossi.

Poi prosegue : " Il rischio Grecia esiste e il nostro Paese non riesce ad essere coeso neanche davanti a questo rischio mortale".

Tutto giusto e tutto condivisibile, ma pare che questi nostri "managers" a vari livelli siano timidi, o non abbiano ben centrato il problema, o non vogliano attaccare la classe politica indicando chiaramente l'unica strada ormai da percorrere dopo di che ci sarà veramente il Default tanto invocato.

Default determinato dallo spropositato stipendio e appannaggio della predetta classe politica , da tutte le "cattedrali nel deserto" fatte per appaltare e per farsi un'immediata campagna elettorale dalle amministrazioni locali con enorme spreco di risorse della finanza pubblica, dalle convenzioni concesse con troppa facilità. dai costi spropositati delle opere fatte dalle pubbliche amministrazioni

Sono i tagli, i tagli veri che debbono salvare l'Italia, metterci mano e abbassare lo spreco, dimezzare il numero dei parlamentari, e portarne lo stipendio a max 4 mila euro/mese , pensione solo dopo 40 anni di contributi come tutti gli altri lavoratori( contributi da cumularsi con altre attività svolte)e stop ai benefits, inoltre chi svolge attività parlamentare non può svolgere altre attività, lo stesso dicasi per le regioni i quali consiglieri guadagnano cifre spropositate e sono sicuramente in sovrannumero , vanno anche loro dimezzati, per loro lo stipendio non deve superare i 3 mila euro/ mese, eliminare le province non concedendo scappatoie per enti alternativi, ridurre le autto blu lasciandone solo un decimo delle attuali stimate intorno alle 700mila, che i deficit e le spese degli enti vadano immediatamente sotto osservazione .

Ridisegnare l'organico e l'assetto degli enti ed eliminare quelli che non servono a nessuno ma solo ad allungare la catena della burocrazia, per una vera trasparenza e non quella strombazzata ma mai attuata, vanno rivisti anche gli stipendi assurdi dei dirigenti dei comuni , delle ASL e delle provincie, che in molti casi sfiorano i 200 mila euro/ anno.

Tagli dove si può , non danneggiando i lavoratori e i piccoli imprenditori, che sono il solo elemento trainante dell'economia, tenendo presente che soldi di tasse risparmiati nelle mani giuste possono diventare investimento per creare posti di lavoro e rilanciare l'economia, mentre nelle mani della citata classe politica non fanno altro che aggravare la situazione deficitaria.

Il tema dei tagli veri non è stato mai seriamente affrontato nemmono dalla cosiddetta opposizione: è un tabù guai a toccare le tasche di quelli che vivono di politica, tanto ci sono quellle della " gente" da saccheggiare a oltranza.

Sarebbe ora che anche l'imprenditoria si schieri chiaramente circa i tagli, posizioni troppo blande non portano da nessuna parte, ma solo a prolungare l'agonia della nostra economia rendendo tangibile il fatto che più passa il tempo e più è vicino il DEFAULT, quello reale.

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