Monday, October 17, 2011

Roma 15/10: tra deficit di intelligence ed esibizionismo mediatico

Che fossimo un paese di improvvisatori era cosa nota



Lo eravamo in tempi in cui le incognite a cui si andava incontro erano elevate, tempi nei quali l'ignoranza e l'anafabetismo facevano la parte del leone, i media, quei pochi giornali che c'erano, era alla mercè di classi culturalmente elevate o acculturate, quindi le decisioni e le relative conseguenze erano delle incognite al 100%.

Lo è stato per la Prima Guerra Mondiale (iniziamo da lì per comodità, altrimenti diventerebbe una cosa annoiante) dove una classe politica di stampo borghese o nobiliare, aveva deciso l'entrata in guerra, ma una volta esauriti i soldati da far ammazzare dal nemico ha mandato in guerra sedicenni "imbottiti" di cordiale, che se avessero indietreggiato, sarebbero stati uccisi dagli ufficiali.

Lo siamo stati nell'intraprendere la Seconda Guerra Mondiale con mezzi scarsi e ridicoli (i nostri carri armati piccoli e leggeri erano pochi e molto vulnerabili contro i carri inglesi o tedeschi per esempio), per non parlare di una flotta aeronautica inesistente e insufficiente a salvaguardare il territorio nazionale.

Torniamo ai giorni nostri: il proposito di mettere a ferro e fuoco Roma durante la manifestazione del 15 ottobre era da giorni presente sul web con il relativo tam-tam, ma il campanello d'allarme non è scattato a nessuno, che fosse in grado di risalire agli organizzatori, come si fa per reati ben più insignificanti che vengono perpetrati e perseguiti.

Io identificherei tra le cause "scatenanti" di queste violenze anche una sorta di esibizionismo mediatico, una specie di grande fratello in versione allargata, tutte le televisioni nazionali, qualcuna estera, ormai la piazza era diventata un palco sul quale esibirsi, alcuni di questi teppisti a torso nudo, chi ci ha rimesso è la povera gente che ha avute bruciate addirittura delle vecchie panda, veicolo ben lontano dal rappresentare uno status simbol.

L'opera di "intelligence" sarebbe stata necessaria e basilare per evitare che si aggregassero fomazioni di violenti, che hanno distrutto tutto quello che hanno incontrato sul loro cammino, addirittura si sono visti dei filmati di formazioni di incappucciati nelle stazioni con tanto di manganelli, mazzette ed altro materiale atto ad offendere, molto prima che iniziasse la manifestazione, "prevenire è meglio che curare" o no? Non si potevano isolare ed assicurare alla giustizia visto che andavano in giro con armi improprie, anche per il tempo strettamente necessario allo svolgimento della manifestazione con un fermo di polizia?

La guerriglia urbana e il risultato sono sotto gli occhi di tutto il mondo, milioni di euro di danni patiti da tutta la cittadinanza e il rischio che qualcuno potesse essere ucciso.

Un altro grave errore da parte degli organizzatori è stato quello di non aver previsto un servizio d'ordine efficace, in grado di impedire l'infiltrazione di frange violente.

Qualcuno ha sottavalutato l'evento e le possibili conseguenze.

Ora la politica fallimentare che ha condotto la Nazione sull'orlo del baratro, con l'aiuto di questi disordini avrà maggiori scuse per perseverare ed addossare le colpe sui citati disordini "al clima di odio" esimendosi da qualsiasi responsabilità in merito al rastrellamento della ricchezza in questo paese e relative conseguenze con implicazioni socio-economiche.
I manifestatori violenti ancora una volta, si spera inconsapevolmente, hanno dato una mano al "regime".

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