Thursday, August 23, 2012

Crollo del Muro di Valadier: tutti a pontificare.


Un muro di cinta opera dell'architetto Vladier è crollato, tutti teorici e tutti a dire la propria idea, senza verificare e senza cercare altre argomentazioni che nn fossero altre che quelle legate al cambiamento del clima.
Analizziamo il metodo costruttivo, che è anche quello con il quale sono fatti la maggior parte dei paesi italiani, per capirci quelle belle casette fatte in tufo o in pietra non squadrata.
Per portare il filo del muro esterno ed interno venivano fatte due pareti distanti tra di loro tra i 60 cm fino anche a 1 metro o più, se dovevano essere muri di contenimento, muri perimetrali di case e in questa seconda ipotesi in base anche al numero di piani delle palazzine, ognuno di questi muri aveva uno spessore di circa 30 cm.
Il legante usato per queste pietre era la calce viva, per fare la quale venivano cotti in appositi forni le pietre calcaree e dopo venivano messe nelle apposite fosse per spegnere la calce viva, infatti c'erano i cosiddetti "smorzi della calce" parola che a Roma e dintorni ancor oggi identifica i magazzini edili.