Thursday, October 11, 2012

I giudici salvano i loro stipendi e quelli dei dirigenti.


La corte costituzionale ha bocciato il provvedimento per a riduzione degli stipendi oltre i 90 mila euro l'anno.
In questo provvedimento oltre a salvaguardare se stessi i giudici comprendono anche medici e manager pubblici il totale circa 26.500 dipendenti pubblici.
Secondo la consulta è illegittimo il provvedimento riduce del 5%, fino al 31 dicembre 2013, la retribuzione deisingoli dipendenti tra 
90 mila e 150 mila euro, e del 10% la parte eccedente i 150 mila euro. La violazione dell'articolo 
3 della Costituzione viene evidenziato rispetto agli altri dipendenti che guadagnano sotto 
questo tetto, ma soprattuttorispetto ai dipendenti privati.
Di fatto i sacrifici vengono chiesti solo a chi "non ha voce in capitolo" e viene considerato meno uguale rispetto a dirigenti pubblici e giudici.
Altra considerazione: lo stipendio di un dirigente della P.A. è spesso tra i 150 e 200mila euro l'anno ebbene ognuno di costoro è "piu uguale" di 10 cittadini comuni, in quanto lo stipendio di comuni mortali Italiani è intorno ai 14mila euro l'anno.
Questo mi procura una tristezza indicibile

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