Monday, October 15, 2012

Il livore in politica non esiste... Ma la Faida si?

Prima che cadesse la Polverini a causa del "Batman" Fiorito, la Governatrice ha "purgato" molti Rampelliani, Uno per tutti?
Francesco Lollobrigida, ma non solo lui.
Ferma è arrivata a distanza la Risposta della enclave dei Rampelliani.
Un sindaco facente parte dei rampelliani è il ssindaco di Latina , un certo Di Giorgi.
In questi giorni è  un'aspra contesa con il presidente di Latinaambiente nominato dalla stessa giunta  comunale facente capo al sindaco in oggetto, un certo Marini.
E' FAIDA

Thursday, October 11, 2012

I giudici salvano i loro stipendi e quelli dei dirigenti.


La corte costituzionale ha bocciato il provvedimento per a riduzione degli stipendi oltre i 90 mila euro l'anno.
In questo provvedimento oltre a salvaguardare se stessi i giudici comprendono anche medici e manager pubblici il totale circa 26.500 dipendenti pubblici.
Secondo la consulta è illegittimo il provvedimento riduce del 5%, fino al 31 dicembre 2013, la retribuzione deisingoli dipendenti tra 
90 mila e 150 mila euro, e del 10% la parte eccedente i 150 mila euro. La violazione dell'articolo 
3 della Costituzione viene evidenziato rispetto agli altri dipendenti che guadagnano sotto 
questo tetto, ma soprattuttorispetto ai dipendenti privati.
Di fatto i sacrifici vengono chiesti solo a chi "non ha voce in capitolo" e viene considerato meno uguale rispetto a dirigenti pubblici e giudici.
Altra considerazione: lo stipendio di un dirigente della P.A. è spesso tra i 150 e 200mila euro l'anno ebbene ognuno di costoro è "piu uguale" di 10 cittadini comuni, in quanto lo stipendio di comuni mortali Italiani è intorno ai 14mila euro l'anno.
Questo mi procura una tristezza indicibile

Wednesday, October 10, 2012

L'effetto domino darà vita a Mani Pulite 2 ?


Nelle ultime ore sono avvenuti diversi colpi di scena per quanto riguarda la politica ;
Maruccio dell'IDV è stato indagato per peculato e a quanto risulta circa 700 mila euro del partito sarebbero passati nelle sue disponibilità e almeno 500 mila girati sui conti personale, il consigliere si è successivamente  dimesso.
Mentre a Nord è stato arrestato Zambetti per aver pagato i voti alla 'ndrangheta e in questi giorni è stato sciolto il consiglio comunale di Reggio Calabria per contiguità mafiose.
Viste le premesse sicuramente si saranno strascichi e per logica ci possono essere nuovi coinvolti della scena politica nazionale.
Probabilmente i margini di consenso di tutti i partiti si assottiglieranno ulteriormente e crescerà notevolmente la fetta di astensionisti che secondo alcune società di statistica ha anche sfiorato il 50%.
Conseguente sarà il travaso di voti sui nuovi partiti che si affacciano sulla scena politica, i quali sicuramente beneficieranno di questa debacle inaspettata.
Nel Lazio alle scorse elezioni si candidarono 3 schieramenti uno con a capo la Renata Polverini, un'altro la Emma Bonino, e unaltro ancora Marzia Marzoli (pare che per quest'ultima il movimento Rete dei Cittadini  che la sosteneva, ottenne la condanna di Rai e Mediaset per non rispetto della par condicio).
Sicuramente ci sarà una immane confusione di liste, nelle elezioni regionali del Lazio,molte delle quali finte civiche perchè legate e promosse da partiti politici.

Monday, October 08, 2012

Per Castagnetti: la mia generazione ha fallito.


Sputare sentenze appare ormai l'ultima spiaggia della politica, che presa ormai con "il sorcio in bocca" non può più negare l'esistenza di comitati di affari (poco puliti) al proprio interno.
Con questa boutade, Castagnetti, sembra sposare le tesi che sono del signor Giuseppe Grillo detto Beppe secondo il quale "quelli della vecchia generazione", della quale fa parte anche lo stesso Grillo ormai alle soglie dell'età della pensione, sono ladri ed opportunisti.
Ebbene dire che la metà circa degli italiani hanno fallito è disonesto (circa la metà di connazionali sono over 45) è solo un modo di giustificare coloro (ne abbiamo visti anche di giovanissimi essere coinvolti negli scandali, vedi Bossi jr.) hanno affondato le avide mani nel deposito di denaro (leggasi tasse) degli Italiani, di quelli over 45 turlupinati da costoro, e costretti a rifondere il buco procurato con ruberie piu o meno legali.
Nessuno di noi crede che i propri conoscenti o genitori abbiano rubato alcunchè, e queste dichiarazioni solo a nome dell'opportunismo trasversale che siede in parlamento, nelle Regioni, e in altri organismi eletti, ma solo in parte dal popolo, in quanto erano preventivamente decisi dalle segreterie di partito (quelle erano oneste?).
Voci insistenti parlano di un malaffare diffuso che è quello di taroccare fatture(sempre da parte di politici regionali e/o nazionali, magari bastava presentare una fotocopia di fattura grossolanamente taroccata per vedersi rimborsare importi incredibili di migliaia di euro, e tra questi politici ce ne sono molti che per anni hanno militato nei partiti essendo entrati giovanissimi e che ora siedono in Regione o in Parlamento.
Molti raccomandati sono giovani (vediamo nomi di amici e/o parenti dei politici in molte municipalizzate) e per questo sono onesti?
Quelli che hanno dato vita, più o meno legalmente, a quell'immensa lotteria di soldi sottratti agli Italiani, dovrebbero tacere, la disonestà e il compromesso camminano di pari passo nella politica nella vita civile molto, ma moltissimo meno, l'età non c'entra nulla e gli pseudo rottamatori dovrebbero rotttamare se stessi..

Wednesday, October 03, 2012

Pomeriggio 5 svela retroscena della politica di Fiorito



Il polpettone (non mi riferisco alla sua stazza ma alle vicende di cui è protagonista)Fiorito, si arricchisce di nuovi, inquietanti particolari.
A pomeriggio 5 alle ore 17,50 ha parlato una compaesana di Fiorito che ha spiegato come veniva fatta l'opera di convincimento al voto.
Ebbene questa signora parlava di cene gratuite nelle quali centinaia di commensali trovavano 100 euro sotto al piatto al solo ed unico scopo di comprare il voto.
La faccia tosta di chi gestisce il potere si spinge oltre in ambiti meschini con un tocco di sfumatura cialtronesca. Si parla da decenni della convenienza di comprare il voto e in molti pensavano si trattasse di leggende metropolitane.
E credibile che un malaffare talmente esteso e dispendioso fosse ignorato dai partiti?
Infatti nei capoluoghi di medie dimensioni (150-200 mila abitanti) il voto poteva costare dai 30 ai 100 euro (voci di popolo ovviamente) la media era (è?) di 50 euro, di conseguenza 1000 voti potevano (possono) costare circa 50 mila euro, ipotizzando che ci siano comparaggi con ditte appaltanti e/o similari, erano (sono queste che le sborsano) a fronte di uno stipendio di assessore, plausibile con questa mole di voti, intorno ai 4-5000 euro/mese i 50mila vengono recuperati(ammesso che ce ne sia il bisogno) in 10 mesi, poi ci sono le varie commissioni ed altri annessi e connessi con gettoni di presenza, fonte di altro denaro guadagnato facilmente.
Una ricostruzione troppo fantasiosa?
A fronte di tante notizie di reato la locomotiva che non si avvia è la giustizia, per esempio voto di scambio che è il reato piu comune e che viene raramente perseguito, perché di difficile dimostrabilità voci da anni circolano con insistenza, altro esempio eclatante i nomi di raccomandati, nomi ostentati dagli stessi politici come le tacche sulla colt di un pistolero del Far West, che saltano dentro e fuori da segreterie di politici affermati per poi andare alle dipendenze di ditte vincitrici di gare le cui assegnazioni sono perlomeno strane, per non parlare del reato di turbativa d'asta che stando sempre alle voci viene sempre meno considerato reato da chi lo commette.
Abbiamo una speranza: che l'effetto domino della giustizia travolga la partitocrazia ormai male estremo, anche se il trasformismo e la disinformazione delle attuali forze politiche è già all'opera.