Monday, December 21, 2015

Lettera aperta al commissario Barbato


Questa è l'unica maniera affinchè lei sappia della mia esistenza.
Tempo fa le mandai più volte una richieste di incontro tramite e-mail, cosi come furono mandate missive e richieste di appuntamento a tutti i capigruppo politici della scorsa amministrazione e a molti funzionari del Comune.
Inutile ricordare che non ci fu nessuna risposta, in nessun caso, di sicuro indipendentemente dalla sua volontà, ma cosa può essere successo? filtraggio da parte delle segreterie? Sindrome di Ponzio Pilato? Volontà di non voler ascoltare le lamentele di un povero sfigato? Fancazzismo?
Sinceramente non lo so.
L'ATRAL alla fine mi ha licenziato dopo avermi decurtato prima del 40% lo stipendio rispetto ad Urbania e del 75% rispetto a SIS primo aggiudicatario perchè tenermi alle sue dipendenze era “antieconomico”, invocando addirittura incontri “sindacali” patrocinati da autisti del Cotral che nulla sanno delle problematiche legate alla gestione dei parcometri, forse la loro unica conoscenza è il riconoscere esteriormente un parcometro, ignorandone aspetti giuridici normativi e lavorativi dei quali sono perfettamente conscio occupandomene praticamente da 30 anni.
La motivazione? Dopo tanto tempo avrei dovuto accettare uno stipendio misero con orario dimezzato, e si che dal verbale di aggiudicazione l'importo della gara era aumentato del 50% da 5 a 7,5 milioni di euro mentre la cointeressenza dell'aggiudicatario era aumentata addirittura del 20% (in soldoni da 2 milioni di Euro a 4,5 milioni di euro, più che raddoppiata quindi).
Addirittura all'interno dell'appalto ci sono persone provenienti dalla gestione di Urbania di altre città e che nulla avevano a che fare con Latina (almeno 3), c'erano persone assunte all'epoca dopo di me e a tempo determinato, ne sono state spostate 5 dal parcheggio di Latina Scalo a fare gli Ausiliari del traffico a Latina, le unità lavorative sono 3 in meno rispetto alla gestione di Urbania, mentre l'estate sono almeno una decina in meno.
Forse un eminente giurista del lavoro che li patrocini in causa compenserà la montagna di soldi che io vorace , ingordo ed immeritevole dipendente, pretendevo.
Ora per una società che nell'ultimo triennio ha aumentato i debiti a breve (probabilmente fidi verso banche) da 3,5 a 6,7 milioni di Euro che ha aumentato le spese verso i fornitori di circa 2 milioni di euro, che ha aumentato il proprio personale di circa 30 unità e le relative spese a
600

 mila euro, il risparmiare poche centinaia di euro al mese, licenziando un dipendente, suona sinceramente beffardo.
Se a questo aggiungiamo il carico di lavoro ai tribunali e i costi di giustizia per il mio caso pari a circa 100 mila euro(valutazione del costo da parte di un insigne avvocato a carico della collettività delle mie 3 cause in tribunale contro ATRAL) interamente a carico della comunità la vicenda assume tinte Kafkiane.
La consapevolezza di gestire denari pubblici in maniera oculata dovrebbe andare al di là della miserrima faida intellettuale, e portare a una responsabilità innegabile, cosa che non avviene ovviamente.
Stessa assurdità per il non controllo da parte del Comune dopo aver dato delle regole da rispettare verso il personale dell'appalto, prontamente eluse dall'aggiudicatario.
Non prescrivere le regole è meglio altrimenti darle e non farle rispettare suona ipocrita, ed è una presa in giro a tutti i cittadini.
Ciò che mi ha colpito nell'animo è stata l'altezzosità di alcuni dirigenti e politici “di grido” dello squallido panorama Latinense che presi singolarmente, oltre ai tic nevrotici e compulsivi, il loro delirio di onnipotenza, lo sbracciarsi ad accusare “altri” delle ingiustizie quando sapevano che le iniquità da me subite erano costate alla comunità un cifra variabile dai 7 ai 10 milioni di euro, avrebbero fatto la felicità di Freud e Jung qualora fatti accomodare sulle poltroncine dei loro studi.
Non voglio suscitare pena ma solo mostrare rabbia verso un sistema ingiusto alimentato coi soldi pubblici, compreso i miei della mia famiglia e dei miei amici, ma che se ne infischia dei danni collaterali prodotti.
Chiunque potrà stringermi la mano da onesto lavoratore per mostrarmi la sua solidarietà, non accetto però solidarietà ipocrita da nessuno, a mio insindacabile giudizio, non posso stringere la mano di uno che può lasciarmici attaccata puzza di escrementi.

Comunque un buon Natale a tutti voi e non pensate troppo alla mala politica che tanto tra un po' LEI PENSERA' a VOI!