Abbiamo una Nazione che è in pessime condizioni, politici corrotti intrattengono rapporti con mafia, camorra e 'ndrangheta che in molti casi collaborano all'elezione o alla loro rielezione, politici che amano le giovani e belle donne (nel senso carnale del termine), che amano i fasti pur provenendo da famiglie mediocri nella scala sociale, festini di dubbio gusto con droghe e trans, che spesso pensano a sistemare parenti e amici con meschini sistemi clientelari e nepotistici creando, complicati intrecci, interessati, quando si aggiudicano appalti.
Siamo sicuri che tutto questo è colpa solo dei politici ?
Già due millenni fa le malversazioni e la corruzione erano un modus vivendi,abbastanza frequenti, così come i brogli elettorali e il nepotismo, e spesso per far star buono il popolo si ricorreva al Panem et Circensis, si dava da mangiare alla gente e la si distraeva grazie ai giochi.
La predominanza di un pensiero diffuso, improntato alla prevaricazione e alle furberie fa il suo corso così come il desiderio di associazionismo molto vicino alla concezione mafioso-lobbystica della società, tesa a trarre il massimo profitto personale e/o familiare.
E' la stessa filosofia "del branco" mediante la quale si consumano delitti alle spalle di entità singole o più deboli allo scopo di emergere e trarne profitto.
Poi c'è la complicità del pensiero comune che se si sale in alto è inevitabile non essere attratti da corruzione o ruberie varie.
L'indolenza di un popolo (quello Italiano) e la sua estrema litigiosità o fazionismo a favore di gruppi di potere, uniti a una disonestà concettuale simile di alcune oligarchie islamiche o sudamericane, ha attinenza con un modo di fare che si riscontra attualmente nella nostra classe politica?
Anche nuovi movimenti o partiti che in apparenza dovrebbero essere "il nuovo" hanno quelle caratteristiche di dispoticità come già se ne incontrano ora all'interno degli attuali partiti, in nome di una voglia di emergere per amministrare il potere e favorire entourage, dato il il più delle volte vengono creati a immagine e piacimento di una sola persona.
L'elettore/cittadino che fa?
Rimane impassibile in attesa di eventi che gli indichino chi votare (ovviamente chi gli può dare un tornaconto personale, il più possibile immediato), favorendo gruppi familiari o di potere anche a discapito della maggior parte della popolazione, usando come unica logica quella della sopraffazione e del tornaconto personale, con una atteggiamento che rasenta l'accattonaggio, diritti dovuti o acquisiti il politico di turno li spaccia per "favori" e che l'ignoranza sui propri diritti e doveri pare acclarare.
E così il potere crea in nome del clientelismo impalcature e sovrastutture di questo sistema con le fondamenta inesistenti allo scopo, apparente, di risanare la finanza, creare occupazione, o altre azioni altruiste ed encomiabili ma che in effetti non fanno altro che "piazzare" gente vicina al potere allo scopo di controllare ulteriormente il consenso.
Ebbene Signori, qui c'è la malafede di un popolo, maggiore onestà intellettuale e lungimiranza, non guasterebbe di certo.
Non ci nascondiamo dietro a un dito e non ci meravigliamo di Berlusconi, Tarantini, Penati e di tanti altri, siano il degno specchio della popolazione che li ha eletti.
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