Le motivazioni per cui in Italia fare scandalo non scandalizza più nessuno?
Abbiamo visto che la classe politica è implicata in molteplici scandali: da quelli sessuali con commistione di interessi privati del premier e del suo entourage politico e/o mediatico.
Deputati inquisiti per reati camorristici o mafiosi, presidenti regionali che per andare a una sagra di paese prendono l'elicottero perché il traffico stressa, una metropoli invasa dalla monnezza perché la camorra deve guadagnare sul trasporto in discarica o agli inceneritori situati a Nord.
Il voler tornare a tutti i costri al nucleare quando è considerato decotto da tutto il mondo e che ormai sono molteplici i sistemi di energia alternativa veramente validi, dalle turbine eoliche verticali, all'utilizzo del biogas a un fotovoltaico offerto ormai a prezzi concorrenziali, (ho visto su un sito Americano celle solari offerte a 70 centesimi di dollaro a Watt), quando il nucleare era stato definitivamente abbandonato con un referendum nell'87 (si è dovuto fare un nuovo referendum, inutile, quest'anno).
Accise sulla benzina ingiustificatamente alte per foraggiare gli altissimi costi dei sigg. Parlamentari, dei parlamenti regionali e dei comuni, e delle varie poltrone da questi nominate, municipalizzate (immondizia, acqua e soc. per la gestione della sosta) create in funzione dell'occupazione, per amici e parenti, di detti politici.
Una delle motivazioni forse è il finanziamento pubblico ai giornali, così che i giornalisti non facciano opinione obiettiva?
Un'altra è l'oppio mediatico fornito dal calcio in tv e dai talk show, insulsi, ripetitivi e impiccioni?
Un'altra è l'opinione comune che vuole i politici al di sopra della morale valida per gli altri cittadini e che comunque "tutti uguali quelli che vanno li"?
Mi ricordo che da bambino mi meravigliavo quando un mio cugino andava a pesca col maltempo, mi diceva: "Normale, col torbido non vedono l'amo".
E per associazione di idee mi viene in mente il film di Comencini del '76 "signore e signori buonanotte" dove il politico coinvolto in uno scandalo non si dimette " per non tradire il mandato degli elettori".
Forse è questa la vera motivazione?
L' italiano medio non si scandalizza perché vuole i politici corrotti in modo che sotto le elezioni ci si possa dar da fare per un posto di lavoro, per un appalto, in poche parole per fare il proprio comodo (nel torbido), anche se sarà una corsa dove ben pochi (elettori e politici) usciranno vittoriosi?
Mah....
Delle volte mi meraviglio di pensare, così, con "malizia" relativamente al rapporto che c'è tra elettorato e politici, ma sono fatto così e non posso farci nulla.
Ahh.... grazie per la vostra attenzione e scusate se ho rubato parte del vostro tempo.
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