Wednesday, November 16, 2011
Stagnazione economica e politica per mancanza di decisioni.
La classe politica non vuole assumersi la responsabilità di tagliare rami secchi ed improduttivi, per non essere impopolare e perdere consensi.
Nell'era della comunicazione in tempo reale, alcune decisioni impellenti e improrogabili come il taglio della zavorra appesa sulle spalle dell'economia europea, non vengono affrontate.
Decisioni che probabilmente erano ben chiare anche a Berlusconi, ma che l'esecutivo non ha voluto intraprendere per non suscitare malumori in parte dell'elettorato e nei travet nominati e agganciati come sanguisughe alla politica.
A mio parere bisognerà affrontare i tagli di intere enclavi, che sono state miracolate e fatte letteralmente arricchire dagli omologhi politici collegate a dette enclavi, le quali hanno ragione di esistere in funzione del potere di "ricatto elettorale".
Ecco la grande colpa dei passati governi che hanno portato a crescere in numero questa sorta di politici di retroguardia, che magari hanno incarichi o segreterie nei partiti e secondo un'accezione sbagliata e distorta ma fin'ora seguita, debbono avere un posto, nell'ente tal dei tali o nella municipalizzata pinco pallino, e se gli enti non bastano per le nomine, se ne creano degli altri, magari con partecipazione di soci privati, e di conseguenza lasciando a questi ultimi aperta l'opzione per gare d'appalto nella migliore delle ipotesi "addomesticate", spesso poi la passività viene lasciata all'ente pubblico di maggioranza, mentre gli utili possono venire incamerati dal socio privato.
In poche parole senza decisionalità, e si vorranno salvaguardare i "guru" della politica, in merito al taglio delle spese inutili, anche il governo Monti, pur facendo sfoggio di professori e bancari, fallirà , come i governi precedenti, l'obiettivo di rilanciare l'economia snellendola e togliendo gli orpelli inutili e dannosi.
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
No comments:
Post a Comment